Il primo prototipo della pentola a pressione fu inventato nel XVII secolo dal fisico francese Denis Papin, sotto il nome di digesteur ma non riscosse grande successo.
Soltanto nel 1927 la ditta tedesca Silit sul mercato lanciò un modello suo ed in seguito alla Seconda guerra mondiale la ditta francese SEB fece il brevetto di un un modello perfezionato. Dagli anni 50 in poi fino ad oggi sul mercato sono stati lanciati tanti modelli, con diverse caratteristiche tecniche, sempre più all'avanguardia con la tecnologia e di diverse fasce di prezzo. Tante utili informazioni qui, su come scegliere la vostra pentola a pressione, ci sono recensioni e opinioni di chi le ha provate.
Quale pentola a pressione scegliere?
Le pentole a pressione è buona norma se rispettano una normativa rigida dell’Unione Europea ed anche l’indicazione UNI EN 12778 in genere riportata sulla confezione che ne va a garantire il rispetto da parte della casa che l'ha prodotta. All'acquisto occorrerà verificare che sia ben visibile il marchio di fabbrica, ma anche la norma applicata, nonchè la relativa massima capacità che non eccede i 25 litri. Ma non è finita qui, nella confezione dovrà esserci il manuale d'istruzione che contiene le indicazioni d'uso, ma anche del relativo funzionamento, della sua manutenzione e pulizia, e per ultimo ma non meno importante, il ricettario con indicati i tempi di cottura ed il quantitativo di liquidi per ogni alimento.
Sul mercato ci sono pure pentole a pressione super-tecnologiche, molto utili in particolare per chi ha scarsa dimestichezza oppure per chi vorrebbe una cottura con temperatura da tenere sotto controllo, e queste tipologie hanno programmi e display digitali.
Rilevante sarà poter scegliere la pentola della giusta dimensione , ovvero:
-dai 3 ai 5 litri è ideale per 1 o 2 persone;
-dagli 8 ai 12 litri è ideale per famiglie con più membri.
La cottura a pressione è certamente un sicuro metodo, molto efficace anche per la sterilizzazione di vasetti per le conserve oppure qualunque utensile da cucina. Basterà trasferirli nella pentola, aggiungere poi 500 ml di acqua e avverrà la sterilizzazione.
Grazie alla pentola a pressione quindi si potrà cucinare quasi tutto, fatta eccezione per quegli alimenti a cottura molto breve tipo erbette e zucchine e dei grassi che risultano essere molto sensibili al calore quali l'olio di semi di girasole.
Inoltre, il recipiente della pentola a pressione, dotato di due manici, è in acciaio inox è quindi sinonimo di elevata resistenza. Per poter distribuire meglio il calore evitando così che i cibi si attacchino, gran parte dei modelli è composta da un triplo fondo, con uno strato di alluminio a sandwich fra due di acciaio.